sabato 28 maggio 2011

Anfiteatro Flavio e Villa Avellino

Oggi, per accontentare la voglia del mio ometto di visitare qualcosa siamo andati a Pozzuoli all'Anfiteatro Flavio e a fare un giro a Villa Avellino (solo dopo aver giurato solennemente che la settimana prossima andremo al museo Madre...quando si mette con un'idea diventa un martello!!).
La giornata è stata spettacolare,con un sole incredibile (le foto infatti non sono proprio perfette.. troppa luce) e abbiamo avuto la fortuna di trovare i ragazzi di una scuola che per un progetto volto a sensibilizzarli sulla storia della loro città, avevano imparato tutte le informazioni storiche e ci hanno fatto da guida personalizzata. Iniziativa veramente ammirevole.
Vediamo cosa abbiamo imparato..
Fu costruito sotto la dinastia dei Flavi (come suggerisce il nome) e in particolare da Vespasiano.
L'Anfiteatro è il terzo più grande d'Italia dopo Roma e Capua ed ha conservato molto bene i suoi sotterranei, dove possiamo vedere le gabbie in cui vivevano i leoni e gli animali da combattimento e altri ripostigli dove probabilmente tenevano materiale vario per gli spettacoli (combattimenti con animali o tra gladiatori), grazie alla parziale sepoltura dovuta ad un'eruzione della solfatara.

La prossima foto mostra l'arena con al centro la fossa scenica dove gli animali si ambientavano all'uscita dalle gabbie. Tutta l'arena era coperta da sabbia (da cui il nome) che era più facile da essere ripulita dal sangue. Tutta la parte a sedere che si vede era destinata agli uomini; per le donne c'era un'apposita zona di cui si può vedere solo uno spuntone in alto, detta matronato.
Le botole che vedete lungo tutta la circonferenza dell'arena erano quelle che permettevano l'uscita degli animali dai sotterranei.



Questa è l'entrata principale destinata solo all'imperatore.



Da qui invece si scendeva nei sotterranei, mentre si copriva la discesa con delle assi quando c'erano le carrozze che dovevano entrare direttamente nell'arena.


Questa invece era la zona destinata all'imperatore... la nostra tribuna allo stadio praticamente :)


Ed ecco i sotterranei.. bellissimi! Dove vedete le arcate inferiori erano conservati materiali scenici vari, mentre nelle cellette superiori c'erano i leoni e gli animali feroci. Su quegli spuntoni di roccia tra le gabbie e i ripostigli venivano posizionati i sistemi di sollevamento che poi dalle botole da cui si vede entrare la luce permettevano di tirare su le gabbie degli animali.


Questo è un pezzo del pavimento del matronato.



La parte che vedete nella prossima foto appartiene all'acquedotto che permetteva l'entrata dell'acqua, necessaria per pulire l'arena dal sangue.


Tutto l'Anfiteatro un tempo era ricoperto di marmo e pieno di statue d'abbellimento. Oggi purtroppo possiamo vedere solo qualche resto come quelli nelle foto che seguono e immaginare la magnificenza dell'epoca. Peccato solo che sia tenuto così male vista la sua importanza e l'enorme valore storico.




Dopo questa piacevolissima visita (ragazzi dell' ITC Vilfredo Pareto grazie di cuore, è solo merito vostro se oggi ne sappiamo un pò di più!), abbiamo fatto due passi in Villa Avellino, piena di verde e con una magnifica veduta su Pozzuoli e sul suo bellissimo golfo.







Una bellissima giornata.
P.S. Come? La creazione di cui parlavo ieri? Ancora non l'ho iniziata... un pò di pazienza e ve la mostro.


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