venerdì 6 maggio 2011

Tutto torna

Di nuovo per parlare di un libro, ma stavolta per dire che non mi piace: Giulia Carcasi - Tutto torna. 
Avevo già letto il suo primo romanzo 'Ma le stelle quante sono' e non mi era piaciuto particolarmente. Ieri mi hanno prestato 'Tutto torna' e data la brevità del testo, l'ho finito in un niente. Ma non mi è piaciuto. Non mi piace il suo modo di scrivere telegrafico e sempre troppo dentro per riuscire a vedere le cose veramente nella loro interezza. E soprattutto non mi piace l'idea, purtroppo troppo spesso diffusa, che è la sofferenza che porta alla verità. Basta provarla una volta per capire, non occorre che si ripresenti in ogni istante della vita.
Il nero ingloba ogni colore e lo annulla completamente.
Il bianco lascia la libertà ad ogni colore di essere, esaltandone la luminosità.
Io sono sempre per il bianco, per la luce, per il giorno, per la vita, per la gioia. E' facile sentire di esistere quando c'è dolore, lo so e l'ho sperimentato fino in fondo. Ma è molto più coraggioso, più vero, più difficile, sentire di essere, nella gioia, nella felicità, nel quotidiano. Il bisogno di sofferenza per giustificare la vita non l'accetto. La gioia di vivere, di emozionarsi, di dare, per dare un senso al risveglio della mattina, si.
Sicuramente è una persona profonda la Carcasi, sensibile e intelligente, ma i suoi libri non fanno per me.

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